Com’è lavorare con il City Football Group
Ho avuto la fortuna di farlo per l’inaugurazione del centro sportivo del Palermo
Bosman is back, dopo un mese di (obbligata) assenza.
Il motivo per cui non sono riuscito a trovare modo e tempo per scrivere la newsletter settimanale è proprio il focus di questo numero extra, anche perché da questo sabato torno regolarmente a scrivere (con un tema molto figo, tra l’altro).
E allora, da come avrai intuito dal titolo, negli ultimi mesi, ma in particolare negli ultimi 2 totalmente a testa bassa, ho lavorato con il Palermo FC, club di cui da luglio 2022 il City Football Group detiene l’80% delle quote (95% di quote dopo la ricapitalizzazione di poco tempo fa).
Una holding del calcio, questa con Ferran Soriano come CEO e diversi club (13) sparsi in tutti i Paesi strategici del mondo, che fa sentire la propria presenza e cala dall’alto il proprio modello, lasciando però autonomia alle squadre nelle decisioni quotidiane e di medio periodo.
Quello che è emerso, stando a contatto con diverse professionalità del team del Palermo, è la possibilità di avere indipedenza su scelte strategiche che siano commerciali o di comunicazione, con un confronto costante (mensile) con alcune figure apicali del gruppo che risiedono a Manchester.
Fatta questa premessa, entro nel merito e ti racconto un po’ di dietro le quinte degli ultimi mesi (laddove mi è possibile 😊).
Più di 6 mesi fa l’Head of Communication del club (Gaetano, uno veramente in gamba in questo settore) mi parla di un’occasione unica per la storia del club: l’inaugurazione del primo centro sportivo di proprietà per il Palermo, ovviamente finalizzato dall’investimento del City Football Group con una stima di costo di 7 milioni di euro, come riportato dalle maggiori testate nazionali.
Da quel momento costruiamo un ponte e gettiamo le basi per una collaborazione.
Nel mentre abbiamo anche girato un documentario che uscirà tra maggio e giugno
Dopo una serie di chiacchierate capiamo che insieme alle agenzie Social Media Soccer e Go Project si può costruire il progetto ideale per un weekend memorabile, interamente dedicato all’inaugurazione del nuovo centro sportivo: Il Palermo City Football Academy, inaugurato proprio una decina di giorni fa.
Nelle ultime settimane le giornate lavorative duravano fino a tarda sera, nel weekend di inaugurazione le ore di sonno si limitavano a 3-4 al giorno. Ma l’adrenalina (che forse ho ancora in corpo), la pressione e la responsabilità hanno creato l’alchimia giusta per superare a pieni voti un esame di questo tipo.
D’altronde, chi lavora nel mondo del calcio, lo fa anche per vivere occasioni come questa.
Il progetto di comunicazione
Tra gli aspetti su cui ho lavorato maggiormente insieme al solare team del Palermo FC c’è stata la parte di comunicazione digitale, ovviamente.
E qui l’idea.
Creare un prodotto, o una piattaforma se vogliamo, capace di coinvolgere quelli che sarebbero stati gli ospiti principali dell’inaugurazione: Legend del Palermo, creator e community social e ovviamente tifosi.
Bisognava quindi creare un’esperienza money can’t buy che avrebbe invogliato queste persone a far parlare del centro sportivo, quindi, generare un ulteriore flusso di comunicazione spontaneo sui social, “distaccato” da quello che avremmo comunque fatto sui canali ufficiali del club.
È nata, dopo una lunga call, l’idea di disegnare per la domenica dell’inaugurazione un doppio evento: prima allo stadio Renzo Barbera, e successivamente al centro sportivo situato a Torretta.
Per unire in un certo senso online con offline.
Per il primo momento si è deciso di istituire il Legend Day: una sfilata di ex giocatori rosanero come Amauri, Pastore, Simplicio e veramente molti altri, accompagnati dai creator e dalle community che erano letteralmente al fianco di questi miti sportivi. Così da offrire loro un posto privilegiato per raccontare l’esperienza dal loro punto di vista, inondando il feed di contenuti esclusivi.
Anche perchè, se emozioni chi è deputato a raccontare l’evento, probabilmente lui trasmetterà questa emozione alla sua fanbase.
Per Torretta invece l’equazione è stata facile: abbiamo un centro sportivo da inaugurare e da far vedere a chi non c’è?
Perfetto, sfruttiamo i campi da calcio per un triangolare, con un format un po’ demodé come i vecchi Trofeo Birra Moretti, ma con i creator a dare quell’accento contemporaneo quasi da Kings League con challenge realizzate insieme alle Legend (e quindi contenuti su contenuti, moltiplicando così l’esposizione dell’evento).
Spiegata così forse sembra facile, ma mettere dentro più di 20 Legend e più di 20 tra creator e le community social di calcio più seguite in Italia è davvero una bella impresa, durata mesi come già detto.
Ovviamente questo non è stato l’unico focus del weekend.
Ci sono stati altri eventi, anche destinati a target e ospiti diversi, organizzati alla grande dagli altri colleghi. Ma chi mi segue in questo spazio lo sa, è di comunicazione, marketing e social che chiacchieriamo.
Quindi, chiudo riportando una mia riflessione condivisa anche sul LinkedIn, sugli elementi che secondo me sono stati di successo per far sì che si raggiungesse l’obiettivo prefissato a novembre: “Tutto il mondo del calcio italiano deve parlare di questo evento”.
Una programmazione e una strategia che hanno permesso di radunare community come Cronache di Spogliatoio, Gazzetta dello Sport, Che Fatica la Vita da Bomber, Calciatori Brutti, Chiamarsi Bomber, Sky Sport e DAZN, e come puoi vedere nel feed Instagram del Palermo, non solo questi.
Riporto testualmente l’ultimo post su LinkedIn, se hai domande o curiosità passa a commentarlo.
Insieme ai ragazzi e ragazze del club abbiamo costruito una "piattaforma di valore" (un triangolare tra ex giocatori e creator del mondo calcio) utile a far sì che il focus (il nuovo centro sportivo) fosse raccontato attraverso l'esperienza di questi due gruppi.
Mettere insieme su un campo di calcio Legend di una squadra e creator calcio (lasciando libertà nel tono di voce a questi ultimi) è stata l'occasione per tutti di produrre centinaia di contenuti, e quindi, di spostare l'attenzione mediatica sull'inaugurazione del centro sportivo.
Non era facile rubare la scena ad un weekend con i campionati nel mezzo, per questo serviva creare una storia alternativa per irrompere nel flusso delle partite.
In 4 punti è difficile, ma provo a sintetizzare i fattori vincenti di un evento riuscito bene a livello di comunicazione:
1) l'esperienza memorabile (se la crei, tutti non vedranno l'ora di raccontarla);
2) quindi, ricreare l'effetto F.O.M.O.
3) creare un mix che si stimoli a vicenda (ex calciatori + creator. Da altre parti avrai visto solo l'uno o l'altro);
4) lasciare libertà d'azione ai creator, preparandoli bene prima su ciò che è importante come focus di comunicazione per te (non nego che abbiamo "investito" molto tempo in questi mesi, tra call e creazione di un rapporto umano prima che lavorativo).
Per questa puntata extra è tutto. Ci sentiamo sabato!
Ed eccoci alla fine del numero #72.
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