Bernardeschi è diventato il SMM del Toronto?
Il calciatore italiano è diventato l’uomo immagine di gran parte dei contenuti social del club canadese, con risultati importanti
Questa notte inizierà ufficialmente una nuova stagione di MLS, una di quelle che farà da ponte al Mondiale del 2026 che sarà, in gran parte, ospitato sul suolo statunitense, mentre il Toronto si prepara all’esordio contro il D.C. United, nella città canadese il meteo segnala una temperatura di -11 grandi.
Il Toronto ormai da 3 stagioni è il club in cui milita Federico Bernardeschi, calciatore campione d’Europa che proprio dopo quel trofeo alzato, ormai nel sempre più lontano 2021, ha intrapreso un nuovo percorso sportivo, ma anche umano e di immagine.
Nel giro di pochi mesi, dalla presentazione in cui Bernardeschi dimostrava modeste capacità ad esprimersi in lingua inglese, l’ex Fiorentina e Juventus è diventato il fulcro centrale e il personaggio più esposto nei contenuti social del Toronto.
Non è infatti per nulla difficile imbattersi nel volto di Bernardeschi sui profili del club ogni 2-3 contenuti.
Bernardeschi è diventato l’esempio perfetto di calciatore europeo, con un’ottima carriera e palmares alle spalle, per veicolare l’immagine del Toronto al di fuori dei confini nazionali, oltre che fungere da testimone per aumentare l’appeal del club verso altri calciatori europei.
Il suo modo di essere davanti alle telecamere, e il tono di voce che più di una volta esalta anche in maniera accentuata e grottesca l’idea che si ha di noi italiani all’estero, è diventata l’arma preferita per innalzare l’engagement del club.
L'utilizzo dell'immagine di Federico Bernardeschi da parte del Toronto FC rappresenta un esempio efficace di come un club possa valorizzare un giocatore di rilievo per potenziare la propria presenza digitale e consolidare il rapporto con la propria fanbase, considerando anche il paragone impari con i numeri.
La fanbase del Toronto su Instagram non arriva a 400K follower, quella di Bernardeschi con i suoi 2.8 milioni è praticamente grande 7 volte quanto quella dei canadesi.
Dando un’occhiata ai canali social del Toronto, gestiti discretamente bene secondo me, ci imbattiamo nel tipico caso in cui il club capisce che alcuni calciatori sono un asset fondamentale da valorizzare, dato che l’ingaggio più alto in termini economici di alcuni calciatori, può essere una leva anche per ottenere un ritorno indiretto sulle piattaforme digitali, un ritorno capace di guardare al di fuori delle prestazioni sportive.
Specialmente in un campionato come la MLS che a livello di argomentazioni deve fare i conti con una pausa tra un campionato e l’altro piuttosto lunga (la MLS è ferma da ottobre a fine febbraio solitamente).
L'utilizzo di Bernardeschi nei contenuti social ha avuto un impatto significativo sull'engagement dei tifosi. La sua presenza ha attirato l'attenzione sia dei sostenitori storici del Toronto FC che di nuovi fan, inclusi quelli italiani che seguono la carriera del calciatore.
Soprattutto questi ultimi seguono l’avventura del calciatore su TikTok, la piattaforma che oggi più di altre offre una portata organica media dei contenuti nettamente superiore, ma anche quella in cui il tono dei contenuti in cui viene coinvolto l’italiano si sposa alla perfezione.
Al 21 febbraio, l’ultima volta in cui ho dato un’occhiata all’account ufficiale del club su TikTok, tra ultimi video e contenuti fissati, sui primi 10 apparsi almeno 5 avevano Bernardeschi come protagonista.
Due di questi superavano serenamente il milione di visualizzazioni. Risultati che potrebbero competere con buona parte dei club europei sui social.
Quello con le performance migliore, invece, vede Bernardeschi protagonista di alcuni tiri in porta durante il warm up prima di una partita.
Un altro contenuto che ha performato molto bene è un piccolo estratto di un long form di Youtube in cui ad un certo punto gli viene chiesta la top 5 dei giocatori NBA (consapevoli della passione mai nascosta di Bernardeschi per il basket, un contenuto utile ad attirare l’attenzione anche di un altro tipo di pubblico).
Il long form in questione da cui è preso l’estratto fa parte, inoltre, della rubrica “Homemade: All for one” prodotta insieme allo sponsor Bell. In questo format il Toronto fa visita alla città del cuore di alcuni calciatori stranieri del club, e insieme al protagonista raccontano in parole e video la città, coinvolgendo anche persone vicine al calciatore come i genitori o, nel caso di Bernardeschi, anche il suo personal trainer italiano.
In questo caso Bernardeschi ha scelto Torino, pur essendo originario di Massa Carrara e dopo una “vita” passata a Firenze.
Il club, quindi, sfrutta la presenza di Bernardeschi per creare contenuti che vanno oltre le sue performance sul campo, mettendo in risalto anche la sua personalità e il suo coinvolgimento con la comunità locale.
Un esempio virtuoso di come oggi il racconto e la narrazione di una squadra di calcio possa e deve andare a guardare lontano dalle performance sportive, una delle cose più volatili in questo sport.
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Dopo essermi dimesso qualche settimana fa dopo una vita in agenzia di comunicazione, da marzo inizia la mia seconda vita da freelance come Social, Content & Digital Editor nel mondo del calcio, contattami se vuoi inserirmi nel tuo team, ricevere il mio portfolio o fare una chiacchierata conoscitiva :-)
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Ed eccoci alla fine del numero #88.
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