Parliamo di marketing e maglie da calcio
Una grande occasione per fare campagne interessanti, legarsi al territorio o lanciare un messaggio
Nel calcio la maglia di una squadra non è solo un pezzo di stoffa: è un emblema di identità, è come la tela di un pittore tela su cui ad ogni stagione possono essere tracciati in maniera indelebile orgoglio e tradizione.
Ormai, ad ogni estate, dietro la presentazione dei vari kit da gara si cela un’euforica curiosità dei tifosi da una parte, e una grande attenzione mediatica dall’altra.
Il design ormai non è più solo un esercizio di stile. Ma rappresenta la punta dell’iceberg di una raffinata strategia di marketing, oltre che di un potente strumento di valorizzazione del territorio.
Quando i tifosi indossano le maglie della propria squadra, non stanno solo mostrando il loro supporto per i giocatori sul campo, o il loro bisogno di appartenenza, ma stanno anche contribuendo ad arricchire la narrativa che unisce la squadra alla città.
Le maglie, il merchandising, i contenuti, non fanno altro che rinnovare la simbologia di un club.
È con questa premessa che volevo proiettarti in questa edizione di Bosman in cui parlo di quelle che sono alcune delle presentazioni di maglie per la prossima stagione, che secondo me sono uniformi al concetto spiegato qualche riga fa.
Let’s go!
FC Versailles. Partiamo da quello che secondo me è uno dei casi più virtuosi di maglia e di annessa presentazione per la prossima stagione.
La maglia home disegnata dal brand italiano Kappa brilla grazie ad un blu reale e dei ricami alla reggia della città parigina che rendono il kit estremamente elegante ma moderno.
La seconda maglia da trasferta, invece, è stata concepita ispirandosi all’arte di vivere dei francesi dal XVII al XIX secolo.
Il pattern di maglia riprende i basoli cabochon utilizzati nei castelli nel periodo di Luigi XV. Non è stato lasciato al caso nemmeno il servizio fotografico, ovviamente, che è stato realizzato al castello di Dampierre-en-Yvelines. Una tenuta di proprietà della famiglia Mulliez, gruppo azionista del club.
Tottenham. Gli Spurs hanno realizzato una maglia speciale dedicata al rapper Travis Scott.
L’omaggio nasce da una tappa del tour europeo che il cantante statunitense ha fatto proprio nello stadio del Tottenham. Un impianto multifunzionale che dimostra ancora una volta come uno stadio moderno oggi possa rappresentare una serie di intrecci di marketing alternativi per i club di calcio, oltre che una fonte di diversificazione dei ricavi.
Levante. Il club valenciano ha realizzato una terza maglia insieme a Macron dall’identità particolare. Il kit è stato concepito e disegnato dal calciatore del club Sergio Lozano e dal rapper Medina Kid.
La divisa si ispira allo stile urbano della città, ma soprattutto al videogioco e ai pixel di Minecraft.
Sporting Lisbona. La terza maglia di uno dei club più blasonati in Portogallo rappresenta un omaggio della società e del brand tecnico Nike alle leggende che hanno vestito la maglia del club e fatto del numero 7 il loro tratto distintivo in campo: ovviamente parlo di Luis Figo e Cristiano Ronaldo.
Palermo. Non parlerò tanto dell’estetica della maglia, ma del contesto intorno alla maglia.
Il kit away del Palermo (così come la maglia home) è stato praticamente un pretesto per aggiungere un altro pezzo al puzzle della strategia di internazionalizzazione del brand/club. Per i rosanero sarà un processo lunghissimo e difficile da far assorbirei ai tifosi locali, ma come sta raccontando la campagna “This is where I belong”, la fede e l’amore verso il Palermo può avere una dimensione che va ben oltre i confini nazionali, come richiamano la cultura e la storia della città (soprattutto se hai il City Football Group alle spalle, ah se non l’hai letto, qui avevo raccontato com’è lavorare con loro).
AZ Alkmaar. Il club olandese vestito da Nike dal 2020, per la prossima stagione ha deciso di omaggiare gli “historic windmills”, ovvero i mulini a vento tipici dei Paesi Bassi, in particolare della regione limitrofe ad Amsterdam, la Zaanse Schans, conosciuta proprio per i mulini.
Gli iconici mulini a vento saranno letteralmente riproposti nella metà inferiore della maglia da gioco.
Newcastle. La squadra di proprietà del fondo PIF merita una menzione per due motivi: la maglia home dei portieri e la terza maglia.
La prima mi ha colpito per il design totalmente alternativo rispetto ai colori e alla tradizione del club, seppur richiami a qualcosa di già visto in Premier League. Questa trama alternativa è prevista anche per le maglie da portiere dell’Arsenal, del Real Madrid e del Bayern Monaco firmate da adidas, ma con colori diversi.
La seconda, o meglio, la terza maglia, mi ha colpito per la soluzione monocromatica e senza nessun tipo di rifinitura o scritta del logo del club.
Un bianco totale che ricalca la traccia del crest.
Millwall. Quella che viene definita la “squadra più odiata del Regno Unito” per la prossima stagione vestirà una maglia davvero figa. Il brand che l’ha disegnata è il marchio italiano Erreà.
L’azienda di materiale sportivo di Parma ha inserito nella propria scuderia diverse squadra dall’alta tradizione quest’anno, come il Bari ad esempio.
Per il Millwall l’ha scelta è stata quella di disegnare un kit che è la perfetta fusione tra un concetto retrò ma proiettato nella modernità.
Barcellona. Le nuove maglie del Barça per la stagione 2024/25, dedicate a Ronaldinho e alla storia del club, sono particolarmente interessanti e ricche di simbolismo.
Queste maglie celebrano il 125° anniversario del club e si ispirano al primo kit del 1899, caratterizzato da una divisione a metà: una metà rossa con una manica blu e l'altra metà blu con una manica rossa.
La presentazione del nuovo kit è stata accompagnata da un video virale che ha coinvolto leggende del club come Ronaldinho appunto, Andrés Iniesta e Carles Puyol, insieme a fenomeni attuali come Lewandowski, Pedri, Lamine Yamal.
Il video non solo mette in risalto il design nostalgico della maglia, ma celebra anche la cultura catalana con riferimenti visivi come le torri umane, i piatti tradizionali e monumenti iconici come la Sagrada Família.
Manchester City. I font con i nomi dei calciatori presenti sulle maglie della stagione 2024/25 dei Citizen sono stati disegnati dal cantante Noel Gallagher. Il volto principale degli Oasis è un fan storico del club, ed è stato spesso presente e coinvolto in molti momenti cruciali della storia recente del club.
Dalla prossima stagione potrà vantare di aver dato letteralmente una mano al suo club, anche perché Carragher si è occupato anche di una “consulenza” per il design della quarta maglia del City.
Latina. Si è parlato veramente molto, e soprattutto a livello internazionale, delle nuova maglie del Latina. Squadra che l’anno prossimo sarà impegnata in Lega Pro, la terza serie per importanza nella piramide del calcio italiano.
Sarei stato ingiusto a non citare il club laziale in mezzo a nomi di scala globale come quelli citati nelle righe precedenti.
Nel dettaglio, le nuove maglie del Latina per la stagione 2024/25 sono state realizzate dal marchio italiano Ezeta e si distinguono per il loro design unico e la ricca ispirazione mitologica.
La maglia casalinga presenta una base nera con strisce blu, incorporate con motivi grafici ispirati all'iconografia greca che raffigura la maga Circe dell'Odissea di Omero. Questi motivi floreali e geometrici rendono il design particolarmente distintivo e collegano la squadra alla mitologia e alla storia della regione.
È davvero bello poter parlare di attività commerciali e di comunicazione come questa, soprattutto in un’estate in cui un club più blasonato della stessa regione del Latina ha limitato al minimo le risorse per il lancio della nuova maglia 😊
Inter. Che la nuova maglia dell’Inter avrebbe fatto parlare di sé, non c’erano grossi dubbi a riguardo. Basti pensare al fatto che sarebbe stata la prima con le 2 stelle a rappresentare la soglia dei 20 scudetti vinti.
Ma questa volta l’Inter ha deciso di osare con un design di maglia home con 2 trame differenti: uno un po’ più classico con le strisce nerazzurre, e un altro, al lato della maglia, con geometrie irregolari che si vanno a fondere in maniera regolare con la trama dei pantaloncini.
Qui non siamo nemmeno più nel campo del “mi piace” o “non mi piace”.
È qualcosa di più che andrebbe compreso sicuramente ascoltando l’idea di fondo e chi l’ha realizzata. Di certo non è il mio campo d’azione e non credo di avere le competenze giuste per addentrarmi troppo nel design della maglia 😊
Ti dico anche che la mia attenzione si è spostata subito sull’elemento sponsor: ad occupare lo spazio che l’anno scorso era impegnato da Paramount+, dalla prossima stagione e per 3 anni sarà il brand di gambling Betsson.
Al di là della questione della pubblicità dei siti o dei brand del mondo delle scommesse, vietati in Italia dal Decreto Dignità, la questione è la cifra. Betsson verserà nelle casse dell’Inter 30 milioni di euro a stagione, gli stessi che Fly Emirates versa al Milan per lo stesso genere di partnership.
Ad oggi, sono gli accordi di main sponsor di maglia più remunerativi in Serie A, in attesa che anche la Juventus trovi un partner da mostrare sulla propria maglia.
Le news della settimana
- La notizia che ha monopolizzato il mio feed italiano in questa settimana è sicuramente quella del nuovo stadio della Roma. Un nuovo impianto per creare la “Curva Sud” più grande del calcio che costerebbe alla proprietà circa un miliardo di euro.
- Quella invece che ha monopolizzato il feed straniero è la notizia che per la prima volta un club ha sfondato il muro del miliardo di fatturato, ovviamente il club è il Real Madrid.
- Pensi che i ritmi del calcio attuale siano insostenibili per i calciatori? Allora la pensi come la Premier League e LaLiga che hanno avviato una causa con la Fifa.
- Non c’entra nulla col calcio questa notizia, ma disegna un nuovo scenario e potrebbe impattare anche sugli altri sport: dal 2025 la NBA sarà trasmessa anche su Amazon Prime.
- Il visual della Champions League sta per cambiare.
- Il Barcellona ha lanciato la piattaforma "Barça Games". Una piattaforma di fan engagement rivolta soprattutto al pubblico di gamer.
Ed eccoci alla fine del numero #79.
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